Vetements ha fatto il suo ingresso sulla scena fashion nel 2014, un collettivo destinato presto a sfidare il consolidato establishment parigino con i suoi design all’avanguardia e l’audace approccio al lusso urbano. Fondato dal designer belga Demna Gvasalia, Vetements ha portato una prospettiva fresca all’alta moda, fondendo la commerciabilità con un taglio concettuale che ha conquistato una generazione più giovane. Il nome del brand, che in francese significa “vestiti”, riflette perfettamente la sua missione di ridefinire cosa può rappresentare la moda nella cultura contemporanea.
I visionari dietro Vetements
Gvasalia, insieme al suo collettivo di designer, artisti e stylist, ha inizialmente voluto creare un guardaroba per l’abitante urbano moderno. Ciò che ha distinto Vetements dalle tradizionali maison di moda è stato il suo approccio interdisciplinare. Gvasalia, che è anche direttore creativo di Balenciaga, ha sfruttato la sua esperienza per superare i confini e esplorare temi come l’autenticità, la cocreazione e persino l’anti-moda. Ogni collezione nasceva da una prospettiva unica, interrogando i paradigmi esistenti della moda e offrendo capi che erano tanto una dichiarazione quanto una commodity.
Fonte foto: airzen.fr (politica media).L’ascesa della Streetwear Couture
Il grande momento di svolta di Vetements è arrivato durante la Paris Fashion Week del 2016, quando il brand ha presentato la collezione primavera/estate in uno scenario che assomigliava più a un’installazione d’arte concettuale che a una sfilata tradizionale. Le modelle hanno sfilato per le strade di Parigi, mettendo in risalto le influenze urbane che continuano a ispirare il brand. Questo stile di presentazione audace ha catturato l’attenzione dell’élite della moda e del grande pubblico, fissando un nuovo standard su cosa può essere una sfilata.
I design stessi si caratterizzavano per silhouette oversize, capi destrutturati e scelte di tessuti inaspettate. Articoli come felpe con cappuccio, t-shirt anti-logo e persino la celebre t-shirt DHL sono diventati subito icone, simboleggiando un cambiamento nel modo in cui la moda di lusso poteva dialogare con la cultura streetwear. Questa fusione tra alta moda ed estetica quotidiana ha trasformato definitivamente il panorama fashion, spingendo designer e marchi a ripensare il loro approccio al lusso.
Fonte foto: fonte sconosciuta (politica media).
La critica culturale
Ciò che ha trasformato Vetements da semplice brand a fenomeno culturale è stata la sua capacità di sfidare le norme sociali. Gvasalia ha utilizzato la moda come mezzo di commento su temi quali il consumismo, l’identità e l’assurdità stessa dell’industria della moda. I jeans “distrutti” e le vestibilità volutamente oversize non erano solo scelte estetiche, ma dichiarazioni sul carattere effimero delle tendenze e sulla continua ossessione per la novità nel fashion.
Inoltre, Vetements si è distinto per le sue collaborazioni insolite; dal lavorare con marchi come Reebok e Levi’s fino a creare pezzi di alta gamma utilizzando capi di seconda mano, fotografati con cura, Vetements ha scardinato la tradizionale nozione di esclusività nel lusso. Questo approccio ha attratto un pubblico eterogeneo ed ha elevato il dibattito su cosa realmente costituisce il valore nel mondo della moda.
L’influenza sull’industria della moda
Mentre l’industria della moda inizia a abbracciare narrazioni più inclusive e diversificate, Vetements si è posizionato come leader nella comunicazione e nella comunità. Il brand ha stimolato altre maison di lusso a ripensare le loro strategie e ad adottare un approccio più collaborativo e partecipativo. Negli ultimi anni abbiamo visto l’eco dell’influenza di Vetements nell’ascesa di altri marchi che danno priorità allo stile street, mettendo al centro il comfort senza rinunciare a un tocco artistico.
Inoltre, l’impatto di Vetements va oltre le sue collezioni: il brand ha creato una comunità di seguaci che valorizzano autenticità e originalità. Questo ha dato vita a una nuova generazione di designer e appassionati di moda pronti a rischiare, sfidare stereotipi e rompere gli schemi convenzionali.
Il futuro di Vetements
Con Vetements in continua evoluzione, il suo futuro appare promettente ma imprevedibile. Il mondo della moda osserva con attenzione mentre il collettivo sperimenta idee e forme all’interno delle sue collezioni stagionali. In un mercato del lusso sempre più saturo di brand che cercano di cavalcare la tendenza streetwear, Vetements mantiene una voce autentica, basando la sua forza sulle relazioni solide costruite con il pubblico.
Con Demna Gvasalia al timone, possiamo aspettarci che il brand conservi il suo spirito artistico e ribelle, esplorando nuovi concetti che continuino a risuonare con i temi sociali contemporanei. L’impegno a proporre design avant-garde che sfidano le convenzioni garantirà sicuramente a Vetements di restare una forza di rilievo nell’industria.
Fonte foto: irisvanherpen.com (politica media).Conclusione
Vetements è più di un brand; è un movimento che ha cambiato irrimediabilmente la nostra percezione di cosa significhi alta moda nel contesto odierno. Attraverso il suo sguardo unico sulla streetwear, la critica culturale e lo spirito collaborativo, il marchio ha scosso l’establishment parigino e oltre. Guardando avanti, una cosa è certa: Vetements ha tracciato la via per una nuova era nella moda, la cui influenza continuerà a ispirare per molti anni a venire.
Riferimenti:
- Highsnobiety. https://www.highsnobiety.com
- The Wall Street Journal. https://www.wsj.com
- Fashionista. https://fashionista.com
- The Business of Fashion. https://www.businessoffashion.com